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Corso di corno francese

 

Il corno francese venne introdotto da metà del 1600, e non è nient'altro che un'evoluzione del "corno da caccia", al quale vennero aggiunti i pistoni in modo che lo strumentista fosse in grado di eseguire tutte le note della scala cromatica. Il suo carattere è molto profondo e scuro, adatto per sia passi solistici, sia come strumento di accompagnamento. Nella letteratura musicale assume un ruolo di rilievo sia in orchestra, sia in banda, e numerosi concerti sono stati scritti per corno solista.

Il suono viene prodotto grazie alla vibrazione delle labbra per mezzo della colonna d'aria che lo strumentista genera e convoglia nel bocchino. Appresi i principi dell'emissione del suono e della corretta respirazione, il passaggio alla pratica strumentale diventa naturale .Ha inizio quindi un percorso che porterà l'allievo a familiarizzare con le più variegate sfumature sonore che il corno offre, attraverso studi e brani di letteratura classica e moderna.

Corso di flicorno

I flicorni sono una famiglia di strumenti musicali molto ampia per estensione, dal piccolo sopranino fino al flicorno contrabbasso in Sib, più conosciuto con il nome di bassotuba. Concettualmente simili alla tromba come tipologia di funzionamento, presentano una forma del canneggio prevalentemente conica, caratteristica che conferisce ai flicorni un suono più morbido e pastoso, che richiama le sonorità dei corni francesi.

I flicorni più impiegati in orchestra e in banda sono i bassituba e gli eufoni, adatti per sottolineare la linea del basso e per evidenziare temi sul registro baritono e tenore. Nell'ambito jazzistico larga trovano diffusione i flicorni soprani.

Come per la tromba, il suono viene prodotto grazie alla vibrazione delle labbra per mezzo della colonna d'aria che lo strumentista genera e convoglia nel bocchino.

Enrico De Milito

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