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La nostra storia

CORPO MUSICALE ANGERESE S. CECILIA. 
60 ANNI DI STORIA

Nei giorni 21 e 22 novembre u.s., la nostra banda ha festeggiato i 60 anni di attività con un concerto graditissimo, da un gran numero di persone , nella sala consiliare del comune di Angera e partecipando la domenica alla S. Messa delle ore 10 per ringraziare, proprio nel giorno di S.Cecilia, per questi anni di attività e pregare per chi non c’è più ma ha partecipato alla storia della musica del nostro paese. 
Guardando indietro di “qualche” anno… scopriamo però che il Corpo Musicale Angerese S. Cecilia ha origini molto antiche nella storia. A memoria d’uomo, si ha traccia di un primo nucleo di strumentisti ad Angera sin dalla fine del 1800.
Prime notizie scritte, e quindi certe, si hanno dalle cronache dei giornali dell’epoca dai quali compare che la Banda di Angera era molto attiva e richiestissima anche nei paesi limitrofi e molti giovani attratti dal fascino della Banda e della musica, lasciavano i loro paesi per suonare.
Uno di questi è Martino Bardelli, che lascia il suo paese, Ispra, per venire a suonare nella Banda di Angera dove, dopo pochi anni, ne diventa direttore fino alla sua morte.
Dopo la morte di Martino Bardelli, la Banda ha svariati e prolungati momenti di crisi, nell’arco di poco tempo si susseguono numerosi maestri, fino allo scioglimento momentaneo anche a causa dello scoppio della prima guerra mondiale.
Nel periodo fra le due guerre Giulio Bardelli (figlio di Martino) riceve l’incarico dall’amministrazione comunale di formare una fanfara che tuttavia ha vita breve a causa, questa volta, dello scoppio della seconda guerra mondiale.
Sarà sempre Giulio Bardelli che nel 1949, con l’aiuto di alcuni validi collaboratori e amici, tra i quali il più attivo Pino Maffioli, recupera gli strumenti da tempo inutilizzati e fonda il
Corpo Musicale Angerese S. Cecilia con sede, come ancora ad oggi, nei locali dell’Oratorio S.Filippo Neri presso la parrocchia prepositurale S. Maria Assunta di Angera.
Nel 1983 il Maestro Giulio Bardelli cede la direzione al figlio Ettore.
Nel 1995 nasce il costume della Piva, tipico dello zampognaro, grazie all’ iniziativa del sig. Luigi Zipoli e al sostegno dell’allora presidente sig. Camillo Falcetta.
Nel 2003, dopo un breve periodo di crisi, la direzione viene affidata ad Alberto Bottin, che con l’indispensabile aiuto di validi collaboratori, rilancia le attività del Corpo Musicale. Si procede alla ristrutturazione della sede sociale ( la stessa dal 1949 ), si forma un nuovo consiglio direttivo con alla guida il presidente Augusta Ghiringhelli, si inaugura la scuola allievi per permettere ai più giovani di accostarsi alla cultura musicale e poter anche incrementare l’organico bandistico e si amplia il repertorio.
Nel 2004 con un concerto tenutosi nella sala consiliare del comune di Angera vengono inaugurate le nuove divise.
Il 2007 è l’anno della svolta. Alberto Bottin lascia la direzione e subentra Paolo Paietta. Lo statuto viene rivisto completamente e legalmente registrato, nasce anche la nuova scuola di musica con la collaborazione di insegnanti professionisti grazie al valido progetto sostenuto dall'attuale Vice Presidente Raffaele Bianchi.
Nell’anno 2008 la scuola di musica si migliora creando anche una collaborazione con la scuola media. Il Corpo Musicale Angerese S. Cecilia inserisce stabilmente insegnanti professionisti.
Novembre 2009
Il Corpo Musicale Angerese S. Cecilia festeggia il 60° anniversario di fondazione con un concerto dedicato a chi crede nella musica, e con entusiasmo coltiva questa passione da una vita nonostante le difficoltà che ogni giorno si presentano sul cammino di una strada tanto bella quanto in salita per la continua voglia di mettersi in gioco e migliorarsi sempre di più, ringraziando tutti quelli che hanno creduto nella rinascita della banda, a chi ha collaborato alla sua crescita sostenendola con tutti i mezzi e a chi ha posto ostacoli a tutto questo perché è anche grazie alle difficoltà che si cresce più forti e decisi a continuare a coltivare e realizzare questo sogno che solo sei anni fa pareva utopia.
Perché la musica non è solo semplice e meccanica lettura di note dallo spartito allo strumento, è molto di più: è forza delle emozioni che il musicista riesce a trasmettere attraverso il suo strumento fino al profondo del cuore di chi ascolta.
La banda così diventa orchestra e chi ascolta non più un semplice pubblico ma emozionati spettatori. TANTI AUGURI E…1000 DI QUESTI GIORNI!

Lorenza

 

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